Friday, September 08, 2006

SUPERPAELLA PER 20 COMMENSALI NEL RICORDO DI UNA GRANDE PERSONA

Vi mostro il mio ultimo capolavoro eseguito l’ultimo sabato d’Agosto in occasione della festa Patronale di S. Silvestro.
Ho radunato una ventina di buone forchette che non fanno tante cerimonie quando proponi loro di stare insieme una sera. E VOILA’, ho messo in atto una delle mie specialità culinarie lasciatemi in eredità da una parte della mia famiglia spagnola.
Gli invitati non lo sapevano che mentre cucinavo avevo al mio fianco una presenza che non mi lascerà mai. E non ero affatto triste perché a LEI non piaceva la malinconia.
Potrebbe sembrare un atto irriverente verso persone care scomparse ricordarle in occasione di una cena. Niente di tutto questo ! Il loro ricordo non è quello rappresentato dalla foto appesa alla parerete, ma piuttosto il continuare a sentirli con noi e dentro di noi anche e, soprattutto, nei momenti felici.
La PELLA è un rito, non è soltanto un piatto. Il godimento del palato rappresenta solo la parte più tangibile del mondo che rappresenta, degli scenari e delle emozioni ad essa legati.
Ecco perché va molto al di sopra della grezza materia che usiamo per nutrirci e per sentirci vivi.

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Questa non è una ricetta completa, ma serve soltanto a delineare i passi salienti per la preparazione della PAELLA Valenciana.
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Foto n.1 – si soffriggono di scampi e si mettono da parte
Foto n. 2 - si aggiungono fagiolini, aglio, pomodoro, sale q.b.
Foto n. 3 - si versa il brodo e poi le seppie a pezzi e si lascia bollire per circa mezz’ora poi si versa il riso (per 20 persone un kg e mezzo)
Foto n.4 - si versano i frutti di mare assortiti e le cozze
Si lascia ritirare il brodo e si guarnisce la paella con gli scampi. Ancora 10 minuti a fuoco lento e poi si lascia riposare per 15 minuti prima di servire in tavola.



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