Monday, February 16, 2009

Incontro con la buona tavola *** UNA SERATA GASTRONOMICA SPECIALE CHE SARA’ RICORDATA A LUNGO


Testi e foto digitali di Erminio D’Alessandro
www.pescaraonline.net

Da qualche tempo la mia passione per la cucina ha assunto una dimensione di notorietà inaspettata e non priva di un certo imbarazzo. Le varie pubblicazioni su questo sito e soprattutto alcuni incontri gastronomici con qualificati intenditori, hanno rapidamente accresciuto la mia fama, certamente anche più della realtà, trasformando le mie sortite culinarie in leggende marinare e come tali condite di tanta fantasia. Giorni orsono, un caro amico “marinaio” mi riferiva che nel corso di una cena in un qualificato ristorante di pesce pescarese, alcuni commensali da me peraltro sconosciuti, riferivano di aver avuto notizia di un appassionato cultore della cucina marinara che preparava dei piatti introvabili anche nella migliore ristorazione e che quando ha scoperto trattarsi di me, si era meravigliato non poco di come certe notizie trovassero risonanza.

In realtà io raccomando sempre ai miei commensali di essere critici, in modo da crescere e soprattutto di non diffondere incontrollate e fantasiose notizie destituite di fondamento.Per chi coltiva una passione vera per la cucina, nella quale si impegna al massimo, non c’è peggiore tossina che la soddisfazione dei commensali per i quali ha preparato con amore preziosi manicaretti. In tal senso credo di essere in uno stato di intossicazione grave che complicato da un inevitabile effetto collaterale di sovrappeso, mi indurrà a limitare temporalmente le mie performarces, con una strategia che le renderà al tempo stesso rare e quindi più preziose e ricercate.Fatta questa doverosa premessa sullo stato dell’arte di questa mia attività voluttuaria, è necessario riferire ai lettori che hanno la bontà di seguirmi in questo sito dell’ultima provocazione temporale rivolta ad un qualificato manipolo di intenditori, alcuni dei quali mi conoscevano solo di fama, ragion per cui non potevo permettermi nessun passo falso.La serata è stata presentata all’insegna della degustazione e quindi ho predisposto in un limitato tempo a disposizione di poco più di due ore dieci piatti diversi in quantità degustative che qui di seguito sinteticamente elenco e di cui le fotografie illustrano meglio di ogni commento i piatti pronti.


1. Calamaretti crudi arrotati in acqua di mare e ghiaccio e conditi all’ultimo momento con limone ed olio extra vergine di oliva;


2. Gamberetti rosa crudi, sgusciati, con pezzetti di limoni freschi non trattati, fatti macerare per 30 minuti in un intingolo di succo di limone, olio extra vergine di oliva e prezzemolo triturato;


3. Scampi mezzani crudi, resi turgidi da un prolungato bagno di acqua salata con molto ghiaccio, presentati su un letto di rucola e conditi con olio extra vergine di oliva ed aceto al truciolo;


4. Alicette fresche in tricolore, marinate per un’ora in aceto al truciolo e condite con olio extra vergine di oliva ed ornate con prezzemolo triturato (verde), cipolla bianca sminuzzata (bianco) e peperoncino piccante secco triturato (rosso);


5. Fettuccine di seppia crude, marinate per 30 minuti in aceto al truciolo e condite con cipolla rossa di Tropea, peperone dolce secco triturato, un pizzico di peperoncino piccante secco triturato, olio extra vergine di oliva e prezzemolo triturato;


6. Guazzetto di paparazze con pomodorini e croste di pane bruschettato;


7. Alicette in amore alla pappafico, alicette marinate in aceto “accoppiate” infarinate e fritte;


8. Lumaconi di mare in sughetto con peperoncino e rosmarino;


9. Trigliette in guazzetto nel coccio con pomodorini;


10. Scampi mezzani cotti nel coccio a vapore su un letto di patate rosse di Col Fiorito con olio extra vergine di oliva e prezzemolo.


La qualificata platea ha apprezzato i vari piatti degustativi presentati argomentando con arguzia sui diversi sapori, retrogusti e profumi dei piatti tra loro diversi, complimentandosi con il cuoco. Per la cronaca con i primi cinque piatti di crudi ho optato per un abbinamento con un Prosecco di Valdobbiadene, asciutto e vivace al tempo stesso, mentre i piatti cotti sono stati abbinati al Cerasuolo di Cataldi Madonna di Ofena che con il suo sapore secco ed appena aspro di terre sassose di montagna, ha accompagnato adeguatamente i piatti più saporiti.

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